______________  Recensioni  ____

  Luciano Marchi e' un'artista "impaziente", il suo rapporto con il quadro e' conflittuale tanta e' la sua volonta' di fare del quadro stesso un veicolo per esternare la sua volonta' di "dire qualcosa", di prendere posizione.
  Luciano Marchi non si accontenta di raccontare, il quadro per lui deve contenere un "quantum" di provocazione, deve essere la testimonianza dell'essersi schierato da una parte, di aver preso coscienza delle passioni.
  La tecnica segue nervosa questo impegno del pittore, in una ricerca di forti sensazioni.
  La composizione e' densa di richiami artistici e di contenuti, in cui prevale sempre un principio morale, un impegno manifestato.

(Marco Gianfranceschi, 1991)

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______________ La sua arte, le sue opere  ____

Tutte le opere mostrate in questo sito sono generalmente realizzate con olio su tela o su legno; in un caso su polistirolo (vedi opera 88052) e in un caso su muro (88027); l'opera 88007 e' realizzata su tela di sacco, l'opera 88070 su legno e lavagna, mentre la numero 88030 ha per supporto lo scuro di una vecchia finestra e altre opere ancora si sviluppano su tavole di legno ricavate da vecchie ante...; le opere 88066 e 88067, infine, sono state realizzate con spatola.
Insomma, la fantasia e la voglia di battere nuove strade che da sempre animano Luciano non si limitano al soggetto e alla tecnica realizzativa ma sempre piu' spesso investono anche la scelta del supporto, fase iniziale del momento creativo che riveste una sicura importanza e che non di rado contribuisce in misura determinante a caratterizzare una sua opera. A volte poi entrano in scena la malta e i materiali piu' diversi per dare vita ad opere che non ti aspetti. Molte delle sue invenzioni travalicano i confini della pittura per lambire quelli della scultura, in un trionfo di plasticita' e di realismo che rende vive e dinamiche le sue barche o gli altri oggetti che popolano il suo immaginario artistico e che spingono in avanti quel che vi e' rappresentato, fuori dalla tela, quasi come a volersi protendere verso l'osservatore per arrivare a sfiorarne direttamente il corpo oltre che l'anima.

Nel suo percorso creativo Luciano ha attraversato, nel corso degli anni, fasi diverse che, maturando in successive evoluzioni, hanno via via sedimentato i loro frutti piu' fecondi, dando vita a quell'irrinunciabile substrato di esperienze e di vissuto nel quale oggi affondano e si nutrono le radici delle sue visioni, in un cammino a volte tortuoso a volte spedito, ricco di rimandi tra presente e passato e che lo porta a sperimentare sempre nuovi materiali e nuove possibilita'.

La sua arte e' dunque, come tutte le cose vive, in costante evoluzione e, come quando si percorre una strada di montagna e dietro ad una curva si apre d'improvviso un mondo nuovo e inaspettato, cosi' il suo talento aperto alla sperimentazione lo porta a volte a sterzare bruscamente verso nuovi e stimolanti orizzonti poco prima neppure immaginati.

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______________  Mostre  ____

Nel corso degli anni Luciano Marchi ha esposto diverse volte le sue opere, in occasione di mostre per lo piu' collettive di cui a volte ha curato anche l'organizzazione e che, anche grazie agli artisti che hanno esposto con lui, hanno riscontrato sempre un discreto successo.

Fra le tante, ricordiamo in quest'occasione le collettive allestite durante la stagione estiva in piazza Maccari al Cinquale di Montignoso, le collettive organizzate a Montignoso nei locali dell' ex cinema "Rosi", le varie edizioni, a partire dal 1993, delle mostre collettive e personali "Pittori in Villa Schiff" - Montignoso Attivita' Artistiche, la prima edizione della rassegna di Pittura Murale a Montignoso, le edizioni di "Aghinolfi Fare Arte", le collettive organizzate dal Comune di Massa e quelle sempre collettive organizzate nei locali dell' APT a Massa, le altre mostre tenute in piazza a Montignoso, ecc.

L'Artista espone volentieri (il suo giardino nei mesi estivi e' una personale a cielo aperto) tuttavia il suo carattere riservato e l'ispirazione puramente artistica che lo guida mal si conciliano con le esagerazioni: quando viene a mancare il senso della misura prevale allora la sua tendenza a fuggire la luce dei riflettori, con il dispiacere di chi invece vorrebbe poter ammirare piu' spesso le sue composizioni.

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